Chi siamo

Nei suoi quarantacinque anni di attività, prima a favore delle categorie cicloturistiche-amatoriali e poi di quelle agonistiche, il ciclismo Minerbese e il GS FCM Furlani, hanno offerto un prezioso contributo alla crescita del ciclismo diventando un autentico pilastro delle Federazione.

Nella vita del club è impossibile dimenticare le imprese del 1928 di quello straordinario campione di vita e di sport quale è stato Sisto Menini, papà di Giorgio; di Franco Mori, fino ad arrivare ai tempi più recenti con il dilettante della Mantovani Rovigo, Davide Bonomi. A loro vanno aggiunti tanti altri nomi. Sono stati loro che con spirito di sacrificio ed abnegazione hanno gettato le basi affinché il nostro gruppo potesse avere una propria identità e storia.

A dimostrazione della preziosa continuità del lavoro svolto a guidare il GS FCM Furlani c’è oggi il nipote di Silvio, il dott. Federico Furlani. Tantissimi sono stati gli appuntamenti ai quali hanno partecipato i corridori e quelli organizzati in tutti questi anni dal GS. Ma la più grande soddisfazione, non soltanto per il GS ma per tutto il ciclismo veneto, è stato quando i componenti della società, con la collaborazione della Direzione Didattica di Minerbe, hanno deciso di portare lo sport del pedale nelle scuole, organizzando una domenica pomeriggio, all’interno dell’edificio scolastico, una gimcana che coinvolse tutti gli studenti. Ed è stato da quel momento che ragazzi come Davide Bonomi, Luca Mori, Thomas ed Eros Montagnoli, Marco Marampon, Michele Vicentini ed Alberto Brocco si sono avvicinati con decisione al ciclismo regalando tante belle soddisfazioni.

La nostra storia

Il gruppo sportivo amatoriale fu fondato il 16 Febbraio 1977 per iniziativa di alcuni appassionati che già praticavano il cicloturismo. Fra essi Silvio Furlani che ne fu il primo presidente ed ebbe l’approvazione e l’incoraggiamento del fratello Pietro, fondatore della SIMEM e della FCM, del due aziende che in Minerbe si dedicavano alle costruzioni meccaniche per l’agricoltura e per l’edilizia. Fra gli entusiasti promotori ci fu anche Valerio Sperandio che divenne e continua ad essere instancabile segretario del gruppo sportivo, primo collaboratore del presidente e solerte organizzatore delle varie iniziative sportive e promozionali

Il primo anno il gruppo vide l’adesione di una ventina di cicloamatori, alcuni dei quali provenienti dai paesi vicini. Negli anni seguenti gli iscritti si mantennero interno allo stesso numero, o lo superarono di poco.

Alcuni dei fondatori continuano ancora oggi la loro adesione e la partecipazione alle attività che il gruppo propone.
Le attività del gruppo sono state:
1° La partecipazione ai cicloraduni locali e nazionali con la necessità frequente di lunghe trasferte e l’impegno in percorsi che presentavano notevoli difficoltà per la lunghezza e i dislivelli da superare;
2° Imprese ciclistiche individuali o di piccoli gruppi;
3° Promozione di gare e manifestazioni ciclistiche a Minerbe e San Zenone per allievi e dilettanti che hanno visto la partecipazione di atleti di altre province e regioni.

Sarebbe troppo lungo riportare tutte le partecipazioni ai cicloraduni come ordinatamente registrate nei documenti del Gruppo Sportivo e documentare con immagini. Qui basti dire che complessivamente sono oltre duecento. Un numero significativo, ma ancora più significativo, è il tipo dei cicloraduni, nazionali (20), Gran Fondo (12) e cronoscalate.

Ci sono poi le varie manifestazioni sportive, tra le quali eccelle la lunga serie di Trofei FCM Furlani arrivate già al 18°. Già nel 1976, un anno prima della costituzione del Gruppo Sportivo di Minerbe, viene organizzato, il 03 Ottobre, il 1° TROFEO FCM FURLANI in collaborazione con la Pro Loco di Minerbe e l’U.S. Michellorie. La manifestazione è già importante e il “Nuovo Adige” la riporta in un suo articolo come “ottava e ultima prova del Campionato Italiano di Società” 3° Raduno Regionale Veneto. Arrivano partecipanti da tutta la regione. Ben presto cominciano gli impegni di partecipazione ai cicloraduni e, passato qualche tempo, l’eco dell’entusiasmo arriva alla stampa

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